Cina, abbattiamo i pregiudizi

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Nojnì
view post Posted on 5/8/2009, 12:31     +1   -1




La Repubblica Popolare Cinese (cinese tradizionale: 中華人民共和國,cinese semplificato: 中华人民共和国,pinyin: Zhōnghuá Rénmín Gònghéguó), anche nota più semplicemente come Cina (cinese tradizionale: 中國, cinese semplificato: 中国, pinyin: Zhōngguó, letteralmente «Paese di Mezzo»), è un Paese dell'Asia, il più popoloso del mondo. La sua capitale è Pechino. Essa è membro dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, di cui è Paese fondatore e del cui Consiglio di sicurezza è membro permanente con diritto di veto.

La superficie della Cina è di 9.671.018 km², che ne fanno lo Stato più esteso dell'Asia orientale: la popolazione è di 1.306.313.813, pari a circa il 20% della popolazione mondiale.

Si tratta di una Repubblica socialista governato dall’unico sistema di partiti Partito comunista cinese, ha una giurisdizione su 22 province, 5 regioni autonome, 4 comuni, e 2 regioni amministrative speciali.

La Cina confina con 14 Paesi: a N con Russia e Mongolia; a E con la Corea del Nord; a S con Vietnam, Birmania, Laos, Bhutan e Nepal; a W con India, Pakistan, Kazakistan, Tagikistan, Afghanistan e Kirghizistan. Si affaccia inoltre a E sul Mar Giallo e sul Mar Cinese Orientale e SE sul Mar Cinese Meridionale.

Dal 1° ottobre del 1949 la Cina ha un sistema di governo socialista e non va confusa con la Repubblica di Cina, più nota come Taiwan: entrambe le entità statuali rivendicano sovranità territoriale sull'intero territorio della Cina e delle sue isole, benché a livello internazionale l'entità che riceve il maggior riconoscimento è la Repubblica Popolare Cinese.

Appartengono alla Repubblica Popolare Cinese anche le città di Hong Kong[2] e di Macao[3], che fino alla fine del XX secolo erano le ultime colonie in terra d'Asia rispettivamente di Regno unito e Portogallo.

L’importanza della Cina nel ventunesimo secolo si riflette in virtù del suo ruolo come la seconda potenza economica per PPP (la terza per grandezza del PIL nominale),[senza fonte] è membro fondatore delle Nazioni Unite (è uno dei cinque membri permanenti con il diritto di veto), aderisce al Shanghai Cooperation Organisation (SCO), e fa parte del OMC, dell'APEC, dell’ASEAN e del G20. Con l’introduzione della riforma economica basata sul capitalismo, nel 1978 la Cina è diventata il paese con lo sviluppo economico più veloce al mondo, (secondo maggiore esportatore e il terzo più grande importatore di merci)[senza fonte]. Molti studiosi hanno definito la Cina come la nuova superpotenza militare emergente; già nel 1964 riesce a sviluppare i sui armamenti nucleari e mantiene dalla fine della Seconda guerra mondiale l’esercito di terra più grande al mondo (Esercito di Liberazione Popolare), il suo budget per la difesa (con un aumento annuale più10%) è secondo solo a quello degli USA. [senza fonte] La rapida industrializzazione ha ridotto il suo tasso di povertà dal 53% nel 1981 e l'8% nel 2001[senza fonte]. Tuttavia, la Repubblica popolare cinese è ora di fronte a una serie di altri problemi, tra cui il rapido invecchiamento della popolazione a causa della politica del figlio unico, un ampliamento urbano-rurale, uno squilibrio economico tra regione costiere e interne, e il degrado ambientale.[senza fonte]

La Cina rivendica l'isola di Taiwan al governo di Taipei, le isole Ryukyu al Giappone, la provincia dell'Arunāchal Pradesh all'India e le isole Paracel [4].

La Repubblica Popolare Cinese è stato un paese sotto regime dittatoriale per gran parte del ventesimo secolo, e da molti è ancora considerato tale, ma non tutti sono concordi con questa visione. Tentare di caratterizzare la struttura politica Cinese in una categoria precisa non è molto semplice. Ciò è dovuto alla storia politica cinese: per oltre duemila anni, fino al 1912, il paese è stato governato da una monarchia imperiale centralista, che ha lasciato una profonda traccia nelle strutture politiche e sociali cinesi. Questo è stato seguito da una caotica serie di governi estremamente autoritari e nazionalisti, sin dalla prima rivoluzione cinese del 1912 (anche detta rivoluzione xinai, da non confondere con la Rivoluzione culturale cinese).

Il regime cinese è stato variamente definito come autoritario, comunista, socialista e varie combinazioni di questi termini. Negli ultimi anni la Cina sta lentamente trasformando il suo sistema politico/economico in un sistema capitalistico. Il governo cinese ha recentemente rilasciato delle dichiarazioni ufficiali, sostenendo che lo Stato debba essere governato da strutture democratiche[senza fonte].

Il governo cinese è controllato dal Partito comunista cinese. Viene utilizzata la censura come routine, specialmente su Internet. Google è stato pagato per cancellare le parole come "libertà" e "democrazia"[senza fonte], ed è stata decisa la chiusura di YouTube dopo gli ultimi scontri in Tibet (l'uso di Youtube è stato difficoltoso per circa 10 giorni durante gli ultimi scontri in Tibet[senza fonte]) e recentemente anche la censura di Skype. Wikipedia invece, dopo un periodo di censura, è stata resa di nuovo disponibile on line.

Il Partito comunista cinese reprime ogni protesta e opposizione che ritiene possa essere o divenire pericolosa, rimane famosa la repressione della protesta di Piazza Tiananmen. C'è comunque un limite alla repressione che il Partito comunista cinese riesce a esercitare. I media continuano ad evidenziare sempre più i problemi sociali causati dalla corruzione e l'inefficienza degli alti livelli del governo. Il Partito ha tentato inizialmente di controllare l'informazione, ma non sempre ha avuto successo ed è stato quindi, a volte, costretto a ridimensionare le repressioni.

Non vengono inoltre tollerate le organizzazioni che si oppongono al Partito, mentre manifestazioni sono a volte consentite. Hu Jintao, il segretario generale del Partito popolare cinese, viene sempre più spesso accusato di repressione nei confronti di giornalisti e reporters, anche di paesi stranieri.

Tasso di alfabetizzazione: 98% (sopra i 15 anni; uomini: 99,2%; donne: 96,7%) (stime 2001).
Studenti universitari: 1,4%; 18 milioni (2003).

La Repubblica Popolare Cinese, nonostante le riforme e la conversione al libero mercato degli ultimi 15 anni, non ha introdotto alcuna libertà dal punto di vista politico. Essa è considerata responsabile di crimini contro i suoi stessi cittadini[9]. La situazione dei diritti umani nella Repubblica Popolare Cinese continua a subire numerose critiche da parte della maggior parte delle associazioni internazionali che si occupano di diritti umani che riportano numerose testimonianze di abusi ben documentati in violazione delle norme internazionali. Da un lato il governo ammette le deficienze, dall'altro parla della situazione dei diritti umani come la migliore di tutti i tempi. Il sistema legale è stato spesso criticato come arbitrario, corrotto e incapace di fornire la salvaguarda delle libertà e dei diritti fondamentali. Nelle carceri laogai ("riforma attraverso il lavoro"), secondo molte fonti, vigerebbero condizioni di vita disumane al limite dello schiavismo e sarebbero applicati sistematicamente tortura e tecniche di lavaggio del cervello.

La Cina è il paese al mondo in cui si eseguono più condanne a morte, sebbene le autorità si rifiutino di rendere pubblica alcuna statistica ufficiale. Riguardo le condanne eseguite nel 2007, Amnesty International ha raccolto notizie su 470 esecuzioni, ma ne stima un totale di almeno 6000 nell'arco dell'anno[10]. Nessuno tocchi Caino stima una cifra simile di almeno 5000 esecuzioni nello stesso periodo, con un'incidenza dell'85,4% sul totale mondiale[11]. Entrambe le associazioni riconoscono però che c'è stata una diminuzione nel numero delle esecuzioni, dopo che è stata reintrodotta la norma per cui tutte le condanne a morte devono essere confermate dalla Corte suprema del popolo: ciò consente di attutire la piaga delle condanne a morte comminate dopo processi sommari e iniqui. Alcune stime, tuttavia, sono ben più pessimistiche: un esponente politico cinese, Chen Zhonglin, delegato della municipalità di Chongqing, giurista e preside della facoltà di legge dell'Università sudorientale cinese, in un'intervista al China Youth Daily ha parlato di 10.000 esecuzioni l’anno. In quell'occasione Chen dichiarava la sua intenzione di lavorare per migliorare la situazione dei diritti umani in Cina.

Secondo quanto rivelato dal viceministro della salute Huang Jiefu nel corso del 2005, è dai condannati a morte che proviene la maggioranza degli organi espiantati in Cina[12], spesso senza che il donatore abbia dato il suo consenso, sebbene la legge lo esiga[13]. L'espianto non consensuale pare che venga praticato sistematicamente ai condannati appartenenti al movimento spirituale del Falun Gong[14], perseguitato dal regime di Pechino. Questo fenomeno, che ha determinato di fatto un traffico illegale di organi umani, ha generato il sospetto che le condanne vengano eseguite quando c'è richiesta di organi compatibili con il condannato[15].

Il governo cinese assicura di dispensare la pena capitale solo in caso di gravi reati (omicidio, strage, terrorismo…), escludendo reati politici o di qualsiasi altro genere, e ha pubblicato sul web [16] una copia del proprio codice penale che conferma questa versione. Tuttavia Amnesty International afferma che in Cina sono 68 i crimini punibili con la pena di morte, inclusi reati non violenti come l'evasione fiscale, l'appropriazione indebita, l'incasso di tangenti e alcuni reati connessi al traffico di droga[17].

Il governo cinese si è frequentemente macchiato di violazioni dei diritti umani nei confronti di minoranze etniche e religiose e dissidenti politici: l’esempio più celebre, per l’opera di sensibilizzazione mondiale in cui si è prodigato il Dalai Lama, è l’occupazione armata del suolo tibetano, oltre che il sopracitato esempio della setta del Falun Gong. Si pensa da più parti, inoltre, che in Cina vengano applicate gravi limitazioni alla libertà di informazione, alla libertà religiosa, quella di parola e persino alla libertà di movimento dei cittadini. Non esistono sindacati indipendenti ed è permesso solo il sindacato statale. Lo stato, almeno sulla carta, assicura i diritti dei lavoratori; ma la quantità annua di morti sul lavoro ha destato molte preoccupazioni e parecchie critiche e denunce non solo da organizzazioni umanitarie, ma anche dall’interno degli stessi organi di governo cinesi[18].

In vista delle Olimpiadi di Pechino 2008 il CIO espresse forti perplessità sui ritmi di lavoro con cui gli impianti sportivi venivano costruiti. Sempre in vista delle Olimpiadi la comunità internazionale richiese al governo cinese "un’ulteriore apertura" sul piano delle libertà politiche.

L'evento più conosciuto in occidente delle azioni di forza perpetrate dalla Cina nei confronti dei dissidenti politici è rappresentato dalla repressione della Protesta di piazza Tiananmen il 4 giugno 1989, in cui perse la vita un numero imprecisato di manifestanti e soldati (200 secondo il governo cinese, 600-800 secondo la CIA, tra 2 e 7 mila secondo alcuni dissidenti).

Un'altra accusa di lesione dei diritti umani rivolta al governo cinese è la pianificazione famigliare obbligatoria, voluta dallo stesso Mao Zedong e tuttora impiegata. La legge che la regola, in vigore dal 1979, è la ‘’“Legge eugenetica e protezione della salute”’’, altrimenti detta ‘’Legge del figlio minore”. La commissione governativa responsabile del progetto è la NPFPC[19], ovvero ‘’National Population and Family Planning Commission’’. Secondo le stesse fonti governative, grazie all’introduzione di questa pratica le nascite evitate nella Repubblica Popolare Cinese sono state 300 milioni. La legge prevede ufficialmente un figlio nelle zone urbane, e due in quelle rurali. I trasgressori potranno portare a termine un’eventuale gravidanza dietro pagamento di un’ingente multa, oppure saranno obbligati a rinunciare al figlio. Le accuse verso questo progetto sono molto pesanti:

la lesione della libertà dei genitori [20];
l’uso massiccio e obbligatorio dell’aborto, per di più in modi particolarmente dolorosi (soprattutto in passato);
le dure repressioni contro i cittadini che, specialmente in zone rurali o povere, opponevano resistenza al progetto[10];
la violenza verso le donne, visti i casi certificati di sterilizzazioni forzate, operate in molti casi ai danni delle colpevoli [21];
discriminazione verso le donne; in moltissime famiglie (dato anche il divieto di diagnosticare il sesso del nascituro), specialmente nelle zone rurali, le neonate sarebbero uccise, oppure non registrate all’anagrafe (costringendole alla totale assenza di diritti politici e alla rinuncia di istruzione e di qualunque assistenza sanitaria) [22];
discriminazioni sociali, perché il sistema fa in modo che i più facoltosi possano “pagarsi” il diritto al secondo (o al terzo) figlio pagando la sanzione corrispondente (in genere di 50.000 yuan, circa 6.200 dollari, 3.980 euro).
Questo genere di politica è in Cina un punto di frizione molto critico nei rapporti fra governo e opinione pubblica; il 68 % dei cinesi, in un sondaggio del China Youth Daily (un giornale del partito), si è dichiarato contrario alla pratica di “comprarsi” il diritto di un altro figlio. Pareri sfavorevoli sono stati espressi anche dall’Accademia Cinese delle Scienze [23]. Zhang Weiging, direttore del NPFPC, assicura comunque che la normativa prevede molte eccezioni, e che si sia molto ammorbidita dai primi anni di applicazioni[24]. Il governo assicura inoltre di aver preso seri provvedimenti contro i membri del Partito che abbiano più figli di quanti ne preveda la normativa[25].


Fonte: Wikipedia
 
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@lukketto liuk@
view post Posted on 5/8/2009, 12:32     +1   -1




assolutamente... lo posso kancellare???
 
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Bandicoot Silenzioso
view post Posted on 5/8/2009, 13:07     +1   -1




che paaaaaaaaaaalle sti copia incolla da wikipedia... mettiamo il divieto??
 
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@lukketto liuk@
view post Posted on 5/8/2009, 13:10     +1   -1




no kancelliamo e basta...... mika si rende konto. er asuccesso anke per la toria della musica...... ....... dammi l'ok o kancellalo direttamente!

Edited by @lukketto liuk@ - 5/8/2009, 14:27
 
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Bandicoot Silenzioso
view post Posted on 5/8/2009, 13:14     +1   -1




no nn fare nnt!! fagli commentare...
 
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Nojnì
view post Posted on 6/8/2009, 12:37     +1   -1




La Cina era in passato un mezzo mistero x l'occidente. Prima k marco polo la esplorasse era circondata da qll alone di fascino k c'era sl x sentito dire...
oggigiorno ovviam la conosciamo un po meglio, sappiamo k fino agli anni 20 è durato il secolare Impero, ecc. e k ora ce il regime comunista.
Ma pensando alla cina pensiamo sempre a sporcizia, pena di morte, rigidità, e gente k invade i nostri paesi occidentali. O almeno qst sn i luoghi piu comuni.
In molte scuole europee e ank italiane, sn stati apposta istituiti corsi di lingua e cultura cinese (ovvio k la lingua nn la imparerai mai, ma il vero obiettivo nn è qll) x far conoscere qst paese, ma l'Oriente in generale, sotto altri punti di vista magari positivi, k nn facciano x forza pens alla guerra anzi k promuovano turismo ecc...
In modo k nn si giudichi piu snz conoscere e k magari il governo di qlk paese si impegni a convincere qll cinese a instaurare un regime democratico, il ke nn si fa schioccando le dita ma kissà col tempo...
 
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Bandicoot Silenzioso
view post Posted on 6/8/2009, 12:43     +1   -1




io nn associavo la cina alla sporcizia...
 
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Nojnì
view post Posted on 7/8/2009, 12:22     +1   -1




si va be ank i pregiudizi nn sn fatti tt cn lo stampo, xò ce ne sn di svariati...
Parecchia gente fissa i cinesi x la strada, ho notato, un po cm se fossero alieni
 
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Bandicoot Silenzioso
view post Posted on 7/8/2009, 12:23     +1   -1




sarà perchè temono l'invasione!! :lol:
no io sto tranquillo...
 
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@lukketto liuk@
view post Posted on 7/8/2009, 12:27     +1   -1




si infatti... anke io li guardo.......... ke ignoranti ke sn alkuni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


 
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Bandicoot Silenzioso
view post Posted on 7/8/2009, 12:36     +1   -1




eccolo lui!!! anche tu pieno di pregiudizi eh?? :lol:
 
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Nojnì
view post Posted on 13/8/2009, 10:23     +1   -1




nn ho capito luca. Ignoranti ki? I cinesi o la gente k li fissa? E cmq, se li fissi ank tu, nn puoi criticare nexuno...

Infatti si, altro k invasione aliena. Il mondo è invaso dai cinesi!
 
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@lukketto liuk@
view post Posted on 13/8/2009, 12:05     +1   -1




i cinesi sono ignoranti!
 
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Bandicoot Silenzioso
view post Posted on 13/8/2009, 13:29     +1   -1




rieccolo lui e i suoi pregiudizi!! :lol:
nojnì conta che 1/3 della popolazione mondiale è cinese e indiana...
 
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Cervo Tarbuck
view post Posted on 13/8/2009, 16:15     +1   -1




CITAZIONE (Nojnì @ 13/8/2009, 11:23)
Infatti si, altro k invasione aliena. Il mondo è invaso dai cinesi!

ahia!! ecco un'altro pregiudizio!!
io cmq penso ke la cultura orientale sia affascinante... anke se certi aspetti nn m piacciono...
 
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300 replies since 5/8/2009, 12:26   1408 views
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